I consumatori sono sempre più consapevoli della propria privacy e delle conseguenze di fornire informazioni, desiderate o meno, a persone, aziende e alle autorità governative.
Ma al di là dei marketer che intendono utilizzare i dati per fini commerciali, le persone poco conoscono i rischi di furto dei propri dati personali da una banca, una vendita al dettaglio e da altre mille occasioni.
Per la maggior parte dei consumatori, c’è solo una vaga idea che c’è meno privacy di quello che ha più o meno tacitamente sottoscritto.
Sarebbe utile una mappatura sistematica di queste connessioni e forse la valutazione dovrebbe essere inquadrata in termini di benefici ricevuti, come per gli aspetti negativi.
Lasciamo costantemente sempre più informazioni riservate sullo smartphone
Ogni con il potere degli ‘assistenti digitali’ su smartphone, applicazioni software catturano le informazioni per analizzare in tempo reale e prevedere ciò che il consumatore vuol sapere (come il traffico sul tragitto di casa e il tempo previsto e molto altro ancora), assistiamo ad un immissione di un’enorme quantità di informazione nella rete.
Apple, Google e Microsoft offrono queste funzionalità avanzate attraverso sia hardware che software. Quando noi consumatori optiamo per queste applicazioni, stiamo chiaramente fornendo un sacco di dati personali in cambio di qualche beneficio.
E’ il compromesso necessario per ottenere raccomandazioni utili che ci fanno risparmiare tempo e denaro, ma che comportano però rischi di violazione dei dati che potrebbero causarci parecchi danni.
Un esempio importante è l’adozione del mobile banking, che continua ad aumentare per numero di funzioni finanziarie che possono essere eseguite. Una ricerca della Federal Reserve Bank indica che il 40% dei possessori di telefono cellulare negli USA usufruiscono di un conto bancario con mobile banking e il 22% dei possessori di telefono cellulare ha fatto un pagamento mobile.
Con sempre più informazioni condivise sarà per noi sempre più difficile fare un passo indietro, guardare con occhio critico i compromessi e prendere decisioni intelligenti sul fatto di aumentare, diminuire o tenere ferme le pratiche di scambio di informazioni.
Benvenuti nella nuova generazione della privacy
I governi continueranno ad assumere parte di responsabilità per l’istituzione delle norme e …degli abusi, ma le aziende potrebbero cercare di affrontare la sfida attraverso relazioni di fiducia, garantendo maggiormente i consumatori che le loro informazioni sono al sicuro, e mantenere veramente la promessa.